Spettacoli teatrali

Il piccolo principe
"Il Piccolo Principe", sicuramente più indicato agli adulti che ai ragazzi, è un racconto che ho sempre amato in quanto affronta tematiche legate all'Amore, all'Amicizia, al Senso della Vita, attraverso l'utilizzo di allegorie che arrivano dritte all'anima. La storia la conosciamo tutti, ma forse non tutti abbiamo ben capito il messaggio che l'autore ha voluto inviarci. Io propongo questo racconto, mettendo in evidenza gli insegnamenti che a me hanno più colpito, cioè che dobbiamo riscoprire la creatività e l'immaginazione che caratterizza i bambini, apprezzare i piccoli piaceri della vita, appropriarci del nostro tempo per vivere in serenità, avere la curiosità di scoprire cose nuove, e seguire più spesso il nostro cuore a guidare le nostre scelte. "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" un assioma che ho fatto mio proprio nel RadioTeatro, cioè quella espressione artistica che ho tanto ricercato. Luca Violini.

Un fannullone senza talento
Un "falento" così veniva definito dal padre Giacomo Puccini, giovane rampollo di quattro generazioni di musicisti di cappella. Un fannullone senza talento, che non amava la strada che per tradizione familiare gli veniva apparecchiata. Non che non amasse la musica in sé, ma preferiva alle novene e ai canti liturgici la compagnia dei tipi da osteria, il vino, le carte, le signorine facili. Giacomo coltivava dentro di sé due forze che tiravano in direzione opposta. Da una parte il destino di musicista, dall’altra, la sua voglia di fuggire. "I figli dei gatti" recita un proverbio lucchese "prima o poi finiscono per acchiappare i topi" Per Giacomo essere un gatto volle dire abbastanza presto successo, denaro, belle macchine… e tante cantanti, da corteggiare ed insidiare, per poi voltarsi dall’altra parte e dimenticarsene, per poi scrivere una partitura della prossima opera che giustificasse un’altra donna, un’altra cantante, un’altra conquista… "Un fannullone senza talento" è quindi un viaggio attraverso la vicenda umana e sentimentale di Puccini, ed il pretesto per cogliere come si collocano, in tutto quel tourbillon di donne e di macchine di grossa cilindrata, e di successi internazionali, e di grandi temi, le opere immortali che tutto il mondo ci invidia.

Amore 414
Chi poteva immaginare che il Cimitero, da sempre luogo della memoria e dell’eterno riposo, potesse diventare all’improvviso il protagonista ironico e irriverente di uno spettacolo che fa ridere la gente? Perché con quel suo aspetto "imbalsamato", il Cimitero, da sempre se ne sta lì, fermo, immobile, in silenzio, all’ombra dei cipressi e diciamocelo a qualcuno fa anche un po’ impressione. Ma non abbiate timore, come il migliore degli psicanalisti, non racconterà ad anima viva i segreti che vorrete confidargli… ad eccezione dei presenti naturalmente! Perché certe storie sui morti servono proprio per ricordare a noi vivi l’importanza di esser vivi.b Così sulle note di un tango appassionato, il Cimitero ci racconterà di Augusto, Manuel, Olga, Rebecca ed Esperanza. Seppelliti nel lotto n° 414, uno spazio destinato ai cadaveri non "reclamati" da nessuno, i poveretti non riescono a rassegnarsi alla loro condizione di defunti! Perché chi è morto per amore proprio non ne vuol sapere di morire e chiede ancora amore… amore… amore…

Da La Land
Dalla costola degli ex Festival, band con l'intenzione di omaggiare le voci femminili che hanno calcato il palco dell'Ariston dagli anni 50 fino ai nostri oggi, nascono di Da La Land, che ampliano il precedente repertorio con musica internazionale e musica da film.
Laura Masciotti - Voce e Sax
Davide Caprari - Piano
Band principali

Il carrozzone
Il Carrozzone Show è il Tributo Nazionale al grande Renato Zero che vanta numerosissimi concerti in tutta italia dal 2011.
Una band d'eccezione capitanata dal grande Mattia Tonnarelli nei panni di Renato, con Massimo Saccutelli e Fabio Rogani al piano, tastiere e programmazione, Stefano Tedeschi e Matteo Ortenzi alle Chitarre, Andrea Zaccari al basso e Luca Orselli alla batteria.
Lo show, arricchito da uno splendido corpo di ballo con coreografie curate dal “Centro culturale del Balletto”, numerosissimi abiti di scena, scenografie e, ovviamente, le canzoni più famose che ripercorreranno tutta la carriera artistica del grande Renato, vi terrà compagnia per più di due ore, in uno spettacolo di luci e suoni da non dimenticare facilmente!